C’è una sostanziale differenza tra decorare una parete e lasciare che essa comunichi, parli.

Decorare significa abbellire un muro, una parete, mediante stickers, adesivi, carte da parati, quadri ecc… e dall’uomo primitivo che decorava le pareti della sua caverna a oggi le possibilità ideate sono ormai infinite.

Ma comunicare è un’altra cosa. Il confine non è ben marcato ma solitamente la differenza la fa il business: si decora una casa ma in un’azienda, un negozio, uno stand fieristico si comunica, si racconta la propria azienda, il proprio prodotto, si promuove, si vende anche attraverso l’immagine.

Se la decorazione è guidata dalla bellezza, spesso fine a se stessa, con l’unico scopo di offrire un piacere per gli occhi a chi la osserva, la comunicazione invece spiega, domanda, crea attenzione, fa pensare, incuriosisce, affascina…

E se mettiamo insieme questi due concetti, sommando alla bellezza anche una funzione comunicativa il gioco è fatto.

Per fare questa unione è necessario il ruolo del creativo, un ruolo da non sottovalutare perchè la differenza tra la realizzazione di una comunicazione bella e di una comunicazione efficace è nelle sue mani.

Solo un professionista della comunicazione è in grado di fare sintesi degli obiettivi proposti dal cliente e di tradurre le sue esigenze di comunicazione in immagini, colori, forme. La conoscenza delle leve del marketing, assieme alla conoscenza dei materiali permette al creativo di arrivare a conclusioni uniche, ad alto valore aggiunto, che non possono non colpire a segno, trasmettendo il messaggio a chiunque posi lo sguardo su di esse.

 

 

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